DISCLAIMER: Prima di avventurarvi in questa disamina sappiate che è un racconto e analisi di un What If distopico, non voglio passare per il nuovo hitler, è solo un esercizio mentale ed un racconto, prendetelo per quel che è.
Da pochi mesi è stato trovato un vaccino al sars-cov2, la distribuzione procede a rilento, le nostre aziende farmaceutiche riescono a produrre solo 500.000 fialette di vaccino al mese e con questa velocità ci vorranno dieci anni per vaccinare tutti, il comitato tecnico scientifico è criptico e ha trovato un’unica soluzione percorribile:
chiudere tutte le frontiere, chiedere la rimozione del trattato di schengen fino alla copertura vaccinale definitiva e vaccinare solo gli anziani con priorità assoluta.
L’Italia non è più quella che conosciamo, la crisi economica ha distrutto ogni attività economica precedentemente a rischio, la disoccupazione è ai massimi storici, tutte le aziende e i piccoli imprenditori sono in ginocchio, i sussidi non bastano più e neanche la BCE riesce a star dietro all’acquisto di titoli statali che sono oltre il livello spazzatura. Un mondo simile a quello di Ken il guerriero sta per affacciarsi sullo stivale.
Il governo Conte è caduto, al suo posto Mattarella ha dovuto instaurare un governissimo di tecnici con Mario Draghi a comando e con innovazione una schiera di giovani pescati dai più promettenti atenei.
Il quadro è disastroso e i dati parlano chiaro, oltre 60.000 morti nel bel paese, la maggior parte di questi (oltre l’85%) è in età pensionistica, si tratta di anziani, il meme che va per la maggiore sui social è “Abbiamo distrutto un’economia per salvare persone che tra dieci anni sarebbero comunque morti”, gli stessi giovani che postano questa assurdità iniziano a ribellarsi e nascono le prime milizie, assistiamo alla nascita degli anni di silicio, che al contrario degli anni di piombo viaggiano su piattaforma digitale, i giovani non ce la fanno più e iniziano reali opere di guerriglia cibernetica, sono stati smantellati i principali portali governativi da diversi gruppi hacker indipendenti, le poste sono state messe a ferro e fuoco, distrutti tutti i centri degli anziani e bruciate le chiese. Gli anziani sembrano non avere più un posto sicuro.
Per le strade vige il chaos, le regioni che ne hanno risentito di più non sono quelle colpite dal virus ma quelle del sud, dove il sistema lavoro è fallito, inizia una nuova migrazione di massa da parte del popolo sud italico.
Il governo Draghi non ha scelta, fase 4.
Attualmente la Sicilia da 5 milioni di abitanti ed è passata a 2,2 milioni causa migrazione massiva giovanile nel Nord Europa e Nord Italia (dopo tamponi e test sierologici che attestano negatività), sono rimasti solo i Vecchi, molti non autosufficienti, il comitato giovanile al governo ha avuto un’idea e l’ha proposta sulla nuova app in Trending di democrazia diretta riservata solo agli under 35 “Forum Italia 4.0”, un sondaggio parla chiaro:
“e se si facesse l’Isola dei Vecchi?”
Quella che a tutti sembrava una farneticazione o una provocazione inizia ad avere un senso, il topic riguardante l’isola dei vecchi ha oltre 2 milioni di commenti e board reaction, se ne inizia a parlare anche in tv con non poche polemiche, ma succede l’inaspettato.
Il sindacato dei pensionati guidato da Sgarbi tuona “Non ci possiamo riprodurre, vogliamo solo goderci la pensione e se volete darci un’isola dove fare il cazzo che ci pare ben venga, che sia un’isola che però possa ospitare 11 milioni di persone!”
Fu una provocazione, ma tutti la presero come un nulla osta con plebiscito totale, il provvedimento venne varato alla camera e messo allo studio del pool di esperti.
La nuova riforma ha come platea Dodici milioni di anziani, che allo stato richiedono un gettito di 270 miliardi di euro annui, una cifra importante e non più sostenibile dal paese che sta cadendo in rovina, l’intero sistema contributivo viene riscritto e ricalcolato, si prevede che gli anziani o chi ha raggiunto l’età pensionistica avrà diritto ad un appartamento fino ad una villa in base a quanto è stato versato.
Per farlo la regione Sicilia autorizza l’utilizzo dell’intera Isola per ospitare gli oltre undici milioni di anziani, attualmente la capienza è stimata per ospitare tra strutture ricettive, appartamenti, ville, condomini e case al mare 8 milioni di persone, vengono quindi stanziati 50 miliardi per creare in tempi brevissimi un quantitativo sufficiente per ospitare tutti gli aventi diritto e gli operatori che dovranno badare a questi cittadini.
Per farlo si investe in manodopera italiana e giovanile, attirati dai cantieri molti anziani iniziano la migrazione, quelli ancora positivi al virus e al nuovo virus covid25 (che prende solo gli anziani anche lui, nato dal salto di zoonosi tra Gatti e toporagni) vengono subito messi in quarantena sotto l’Etna.
La riforma è stata varata, ci sono le coperture, c’è anche un consenso del 83% alla manovra, sembra non esserci scelta. Gli anziani vanno trasferiti in Sicilia, il capo del governo Draghi illustra in un elenco i vantaggi di tale opera:
Lo stivale senza il suo tacco è ripartito, l’abbandono dei vecchi e delle misure di lockdown hanno dato forza ai giovani che finalmente hanno visto ridursi a zero le code agli sportelli di banche e poste, nei comuni e nella pubblica amministrazione.
Dal medico di base e in ospedale le file si sono ridotte a pochi minuti di attesa, ottimizzati anche dall’ausilio di applicazioni innovative, le strade non hanno più il traffico bloccato dal vecchio con la coppola, l’inquinamento è sceso del 51% data la riduzione degli spostamenti inutili , maggiore consapevolezza e l’abbattimento di riscaldamenti domestici e dei negozi, sentendo meno il freddo e soffrendo meno il caldo d’estate.
Il risparmio annuale sulle pensioni è di 115 miliardi di euro, cifra che ha permesso di migliorare le scuole e l’istruzione, digitalizzandola.
I nonni che prima accudivano i nipoti mentre i genitori lavoravano ora sono stati sostituiti da giovani specializzandi che fanno da babysitter mentre incastrano i tempi dello studio, percependo quel reddito che permette l’avanzamento scolastico.
Il pil è in ripresa del 9%, l’Unione Europea plaude al sistema Italico e chiede a tutte le nazioni di ragionare sulla scia italiana, anche fuori dall’UE molte nazioni iniziano a farci un pensierino.
Un inviato di porca a porca su RAI 1 intervista Bruno Vespa, il suo vecchio direttore che ora abita in una villa a Lampedusa:
Salve Signor Vespa, sono Attilio Artiglio corrispondente di Rai 1, cosa ne pensa dell’Isola dedicata alla terza Età?
Vespa sospira e dice la sua: “Beh, non c’era tanta scelta, effettivamente qui si vive bene, non c’è smog, non c’è caos, non ci sono giovani impertinenti, possiamo fare quello che vogliamo e la criminalità è allo 0.1%, si mangia relativamente bene ed in fondo è un sogno”
“In che senso è un sogno?”
“Abbiamo lavorato una vita per raggiungere un paradiso, senza più preoccuparsi dei soldi, delle bollette, dei nipoti che non vogliono fare nulla, dell’inquinamento della metropoli, di votare i politici e scegliere il futuro dei nostri ragazzi”
L’intervistatore guarda un vecchietto che siede su una panchina e rivolgendogli il microfono “Ha qualcosa da aggiungere? La vedo contrariata”
“Sì, qui è tutto perfetto, ha ragione il signor Vespa, ma questo paradiso è un artificio, la libertà non è fattuale, è solo imposta. Possiamo chiamare tutto questo libertà?”
Il seguente racconto rappresenta un’opera di finzione, un “what if” irrealizzabile e con i suoi difetti, ma punto di riflessione su cosa sia la libertà, d’altronde tutti saremo i vecchi per qualcuno un giorno.
Daniele